L'assemblea ha evidenziato che senza una netta e rapida inversione di tendenza, l'ospedale di Lamezia si ridurrà in un mega Pronto Soccorso nonostante la ampia disponibilità di locali; ciò in conseguenza anche della sua appartenenza ad una azienda sanitaria provinciale deputata prioritariamente a fornire prestazioni territoriali di base e a garantire i rimborsi ai numerosi servizi privati di assistenza specialistica, ospedaliera, riabilitativa e di lungodegenza. Viceversa esso deve essere collocato all'interno della azienda ospedaliera quindi integrato, seppure con funzioni diverse, aggiuntive, di completamento e non marginali nella rete ospedaliera della Calabria centrale”.
Si può poi ritenere che in questa ottica, “garantiti al meglio i servizi essenziali, si possa concretamente provvedere alla progressiva istituzione di uno specifico Centro per le politraumatologie messo a rete sull'intero territorio regionale ma avente Lamezia come suo nucleo operativo prioritario, per le dimensioni dell'ospedale e per gli aspetti logistici. In particolare per la presenza dell'aeroporto esso potrebbe rappresentare il punto di riferimento per utenti del Nord Africa che vivono una situazione di profonda travaglio sociale e connessa emergenza sanitaria”.
Si è concluso che con immediatezza “l'ospedale di Lamezia deve essere implementato nelle dotazioni tecnologiche e di personale sanitario necessario per il buon funzionamento dei servizi attualmente esistenti, procedendosi altresì alla nomina di primari nei posti attualmente vacanti con la individuazione di professionisti di alto livello. Considerate le numerose problematiche aperte - hanno poi concluso - si è proceduto alla costituzione di una apposito gruppo di lavoro sulla sanità, con l'obiettivo di redigere un primo documento da inoltrare al commissario Scura ed al presidente Oliverio, indicandone come coordinatore il dottor Francesco Muraca”.