L’annuncio del suo arrivo in Calabria e in
particolare la sua tappa a Lamezia, aveva messo già da parecchi giorni in
subbuglio il mondo politico locale e i lametini, divisi tra i sostenitori delle
sue politiche e delle sue idee e tra chi invece non ha mai condiviso le sue
estreme dichiarazioni sul meridione. Il leader del Carroccio è atterrato a
Lamezia per presenziare ad una conferenza stampa sull’immigrazione presso
l’Aerhotel Phelipe, sostenuto dal movimento locale “Mtl noi con Salvini”, dal
segretario Domenico Furgiuele e dal capogruppo in consiglio comunale Massimo
Cristiano. Ad attenderlo però, davanti all’Hotel, un gruppo di contestatori tra
cui alcuni rom. Non c’è però stato contatto diretto iniziale con i
manifestanti, in quanto Matteo Salvini si trovava già dentro l’hotel dove si
sarebbe svolta la conferenza stampa. Cartelli in alto, attacchi e cori contro
chi aveva partecipato all’incontro non si sono però fatti attendere all’uscita.
Al grido di “venduti”, “mafiosi” e “i terroni non dimenticano”, il leader della
lega nord ha fugacemente lasciato l’hotel protetto dalla scorta e seguito dagli
esponenti del Movimento Territorio e lavoro lametino, salutando il gruppo di
protesta con il gesto di un provocatorio bacio.