
Il
Colelli infatti, nato a Nicastro nel 1734, con la sua famiglia ha trascorso gli
ultimi anni della sua vita nella ridente cittadina di Zagarise, dove è morto e
sepolto nel 1820 e dove ha lavorato con una “capacità esecutiva sorprendente” (secondo gli esperti) fino ad età
avanzata. Troviamo qui tutto il ciclo pittorico della “via crucis”, collocato
nel Museo d’Arte Sacra “Silvestro Frangipane”, ed altre opere importanti tra
cui “Gloria dell’Immacolata” collocatain una cappella laterale della Chiesa
Madre.
Il
convegno è stato moderato da Bruno Timpani, presidente della Pro Loco di
Zagarise, che lo ha organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Pentone,
le Parrocchie di Albi, Magisano, Pentone, Taverna, Zagarise e la Confraternita
del Carmine.
Dopo
l’apertura introduttiva del Sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, che ha
puntualizzato come la cultura debba costituire un elemento trainante per la
vita sociale della cittadina, è intervenuto il sig. Vitaliano Marino della Pro
Loco di Pentoneillustrandola vita di Francesco Colelli e l’importanza della sua
fervente attività artistica. L’avv. Maria Paonessa ha poi messo in rilievo le
qualità artistiche del Colelli ed il suo operato in tutto il territorio della
presila catanzarese. Ha chiuso il convegno il prof. Mario Calveri, scultore e restauratore
di opere d’arte, che con il suo intervento ha dettagliatamente descritto tutte
le fasi del restauro, con il supporto di un video amatoriale da lui stesso
realizzato. Il Calveri ha infatti restaurato alcune opere del Colelli e gran
parte delle opere collocate nel Museo d’Arte Sacra di Zagarise.
I
numerosi intervenuti hanno poi fatto visita in gruppo al Museo d’Arte Sacra e
al Museo dell’Olio di Zagarise.
M.C.