"Cultura e tradizione,no all’immigrazione". E’ questo lo striscione
che i militanti lametini di Forza Nuova hanno affisso nella notte sulla
struttura dell’ex Teatro Russo per dire ancora una volta no al provvedimento
assunto dalla precedente amministrazione comunale “che vuole destinare questo
storico immobile – ricordano - una volta ristrutturato con soldi pubblici, a
centro di accoglienza per immigrati.
“Noi di Forza Nuova ci opponiamo a questa scelleratezza di chi non
curandosi neppure del fatto che oltre alla memoria storica che rappresenta
questo stabile, lo stesso si trova ubicato in un centro storico cittadino da
sempre molto tranquillo e, di conseguenza, creare in questo quartiere un centro
di accoglienza per immigrati potrebbe turbare la serenità dei residenti, i
quali hanno subito espresso oltre che la loro contrarietà anche i loro timori.
Chiediamo al sindaco Paolo Mascaro – dicono-l’immediato cambio
di destinazione d’uso di questa struttura,ottima cosa sarebbe se, una volta
ristrutturato, l’ex Teatro Russo potesse divenire luogo di cultura come è per
sua natura,storia e tradizione. Ovvio che le dichiarazioni rese dal primo
cittadino nel giorno dedicato al rifugiato non ci fanno stare per nulla
tranquilli,dal momento che il sindaco ha parlato di Lamezia come città
dell’accoglienza, ha considerato l’immigrazione una risorsa e si è detto pronto
nel continuare, relativamente al fenomeno immigrazione ed accoglienza, nel
solco tracciato dalla precedente amministrazione targata Speranza”.
“Ci domandiamo – aggiungono - come gli alleati leghisti del sindaco abbiano
accolto tali dichiarazioni, dal momento che gli stessi hanno portato avanti in
campagna elettorale l’ormai inflazionato slogan “Prima i lametini” e ci
piacerebbe sapere se è loro intenzione ancora opporsi alla destinazione d’uso
dell’ex Teatro Russo”
Noi di Forza Nuova diciamo ancora una volta chiaramente no a questo
progetto di riconversione del Teatro Russo. Una Giunta comunale che non è
convinta della bontà di un qualsiasi provvedimento adottato da un’altra
Amministrazione può tranquillamente muoversi in altra direzione, giustificando
e spiegando a chi di dovere il cambio di destinazione d’uso dello stabile,
impiegando poi finalmente risorse economiche per quelli che sono i reali
bisogni dei lametini e di tutta la città, partendo magari dalla cultura e tradizione
che – concludono - in questo caso proprio l’ex Teatro Russo ne rappresenta
l’archetipo cittadino”.