
Tali
fumi, riscontrabili nelle diverse riproduzioni fotografiche allegate
alla suddetta denuncia, si presumono essere tossici e, se inalati,
costituiscono un pericolo per la salute oltre ad essere, chiaramente, causa di
inquinamento atmosferico.
Il primo cittadino di Lamezia Terme
si è dunque, appellato all'ipotesi di reato previsto e punito ex art. 452 bis
c.p., per il delitto di inquinamento ambientale, che punisce con la reclusione
da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque, abusivamente,
cagiona una compromissione o un deterioramento, significativi e misurabili
delle acque o dell'aria nonché, di un ecosistema, della biodiversità, della
flora o della fauna.
La denuncia, inoltre, è
stata motivata da ragioni di ordine pubblico e di sicurezza pubblica che
impongono l’immediata elisione di tali attività di combustione anche per
scongiurare il rischio di incendio dello stesso campo rom, nonché ipotesi ben
più grave, la morte dei soggetti coinvolti.