Il Vangelo
come “via di uscita” da ogni forma di dipendenza, come medicina che guarisce le
ferite più profonde dell’animo e riscatta ogni persona, nella condivisione
fraterna e nella collaborazione quotidiana con i fratelli alla costruzione di
un nuovo progetto di vita personale e comunitario. E’ questo lo spirito della “Fazenda
da Esperança San Luigi”, la prima in Italia sul modello della Fazendas
brasiliane, che sarà inaugurata sabato 20 giugno alle 15 in Località Lenza
Viscardi, in una struttura confiscata alla criminalità organizzata e affidata
alla Caritas Diocesana di Lamezia Terme. A seguire il Vescovo di Lamezia Terme,
Mons. Luigi Cantafora, celebrerà la S. Messa.
Nata nel
1983 dall’intuzione di un giovane, Nelson Giovanelli, che voleva fare qualcosa
per alcuni giovani che si drogavano nel suo quartiere, nella città di
Guaratinguetá dello Stato di San Paolo in Brasile, il progetto della Fazenda
sarà subito accolto da un frate francescano, Fra Hans Stapel, che insieme a un
primo gruppo di tossicodipendenti coinvolti da Nelson danno vita a una comunità
in cui lo stile di vita evangelico rappresenta la medicina e la via di uscita
non solo per liberarsi dalla tossicodipendenza, ma anche per costruire un
personale progetto di vita.
Oggi nel
mondo esistono circa 100 Comunità, che accolgono più di 3.000 giovani,
impegnati a liberarsi dalla dipendenza da sostanze attraverso una personale
riscoperta della dignità e dei valori della vita, in una rinnovata speranza. La
Fazenda in Brasile è stata visitata dal papa Benedetto XVI, che ha incoraggiato
a tutti quelli che fanno parte dell’ opera a diventare ambasciatori della
speranza nel mondo.
Invitati
paternamente da Mons. Luigi Cantafora, un gruppo di circa 10 volontari
missionari de diverse nazionalità a gennaio scorso hanno avviato i lavori per
l'apertura della "Fazenda" a Lamezia, in stretta collaborazione con
la Caritas Diocesana nell’ambito del progetto "Costruire Speranza”, per
venire incontro a giovani e adulti vittime della tossicodipendenza e dare alla
comunità il segno concreto di Dio che accoglie i suoi figli e offre loro un
percorso di rinascita e di libertà.