Il vescovo Luigi Cantafora ha presieduto questa mattina la
celebrazione eucaristica nel giorno della festa di Sant’Antonio da Padova. Come
da tradizione, il 13 giugno le Forze dell’Ordine, i volontari della Croce Rossa
e di diverse associazioni di volontariato hanno reso omaggio al Protettore
della CittĂ , testimone di giustizia e di amore per il bene comune. La
celebrazione è stata animata dalla corale diocesana "Benedetto XVI"
diretta dal maestro Sara Saladino e accompagnata dall'orchestra del Liceo
Campanella.
“In Sant’Antonio due anime vanno tenute sempre unite, il
suo essere un insigne predicatore e il suo essere un amante dei poveri. Egli ha
come vissuto e incarnato un passaggio “dalla Parola alla folla”. Egli è rimasto
fedele alla Parola di Dio e al suo destinatario, l’uomo concreto”. Così il
vescovo di Lamezia Terme, che nell’omelia ha evidenziato l’attualitĂ della
testimonianza e del messaggio di Antonio da Padova e la sua audacia
nell’annuncio del Vangelo a 360 gradi come modello da seguire per i cristiani
di oggi.
“L’esempio di Sant’Antonio – ha aggiunto Cantafora - sia
da sprone a tutta la Chiesa diocesana. Diventi appassionata testimone di un
Vangelo annunciato e vissuto interamente e intensamente, a 360°”.
Dal Vescovo di Lamezia, un appello alla comunitĂ civile
lametina perchĂ© “venerare il nostro Santo faccia nascere in noi e in tutta la
città un rinnovato desiderio e impegno a operare il bene affinché a prevalere
non siano le calunnie e le menzogne, ma la comune stima che il Battesimo esige.
Si spalanchi per noi e per la cittĂ un tempo di vera corresponsabilitĂ tra
cittadini e istituzioni perché si affermi la cosa pubblica e sia rispettato il
diritto nella giustizia”.